Associazione Alzheimer Roma Odv

Demenza e perdita di memoria: 14 fattori di rischio

L'ultimo Report della Commissione Lancet mette in luce due nuovi fattori di rischio per lo sviluppo della demenza: ecco quali e le azioni specifiche per ridurre i rischi.

Non è soltanto un discorso legato all'età o alla "sfortuna" magari dovuta alla propria genetica: la comparsa di alcune patologie come la demenza e la perdita di memoria in età avanzata è legata allo stile di vita che assumiamo. Recentemente, la Commissione Lancet ha individuato due nuovi fattori di rischio che aiutano l'innesco di queste malattie che vanno a unirsi agli altri dodici. Se la prevenzione iniziasse già durante la giovinezza, in molti casi si potrebbero limitare o eliminare gli effetti negativi che sorgono con l'età.

I 14 fattori di rischio

Per quanto riguarda le due novità di quest'anno, gli scienziati hanno individuato nel colesterolo cattivo (Ldl) e nel deficit visivo due fattori che insieme provocano circa il 9% dei casi di demenza mondiali. Invece, nel 40% dei casi ecco gli altri dodici fattori che predispongono alle patologie sopra elencate:

  1. scarsa istruzione
  2. perdita dell'udito
  3. ipertensione
  4. fumo
  5. obesità
  6. depressione
  7. inattività fisica
  8. diabete
  9. consumo eccessivo di alcol
  10. trauma cranico
  11. inquinamento atmosferico
  12. isolamento sociale

Gli studiosi spiegano che soprattutto nei Paesi con redditi medi e bassi si possono ottenere i migliori benefici con un potenziale di riduzione maggiore rispetto ai Paesi che godono di alti redditi per evitare che la demenza possa svilupparsi in età più precoce. "Le prove di specifici fattori di rischio suggeriscono che tutti i bambini dovrebbero essere istruiti e che una lunga durata dell'istruzione è benefica - spiegano su The Lancet - È importante essere attivi a livello cognitivo, fisico e sociale nella mezza età (vale a dire, tra i 18 e i 65 anni) e nella tarda età (vale a dire, oltre i 65 anni), con nuove prove che dimostrano che l'attività cognitiva nella mezza età fa la differenza anche nelle persone che hanno ricevuto poca istruzione".

Le azioni specifiche per ridurre il rischio demenza

Per quanto riguarda i nuovi fattori di rischio, è importante preservare l'udito trattandolo adeguatamente con mezzi acustici che sembra essere particolarmente efficace. Trattare adeguatamente anche fumo e depressione, spiegano gli studiosi, aiuta a difendersi contro l'avanzata di demenze e deficit cognitivi.

Lo stesso discorso vale anche per la riduzione dell'inquinamento atmosferico di cui dovrebbe occuparsi la politica mondiale ma anche sullo sport si può intervenire in maniera efficace: ecco quali sono i suggerimenti per limitare i 14 fattori di rischio come elencati su The Lancet:

  • Garantire che un'istruzione di buona qualità sia disponibile per tutti e incoraggiare attività cognitivamente stimolanti nella mezza età per proteggere la cognizione;
  • Rendere gli apparecchi acustici accessibili alle persone con problemi di udito e ridurre l'esposizione ai rumori nocivi per ridurre la perdita dell'udito;
  • Trattare la depressione in modo efficace;
  • Incoraggiare l'uso del casco e della protezione della testa negli sport di contatto e in bicicletta;
  • Incoraggiare l'esercizio fisico perché le persone che praticano sport e fanno esercizio fisico hanno meno probabilità di sviluppare demenza;
  • Ridurre il fumo di sigaretta attraverso l'istruzione, il controllo dei prezzi e la prevenzione del fumo nei luoghi pubblici e rendere accessibili i consigli per smettere di fumare;
  • Prevenire o ridurre l'ipertensione e mantenere la pressione sanguigna sistolica di 130 mm Hg o inferiore a partire dall'età di 40 anni;
  • Rilevare e trattare il colesterolo LDL alto a partire dalla mezza età;
  • Mantenere un peso sano e curare l'obesità il prima possibile, il che aiuta anche a prevenire il diabete;
  • Ridurre il consumo elevato di alcol attraverso il controllo dei prezzi e una maggiore consapevolezza dei livelli e dei rischi del consumo eccessivo;
  • Dare priorità ad ambienti comunitari e alloggi favorevoli agli anziani e di supporto e ridurre l'isolamento sociale facilitando la partecipazione alle attività e la convivenza con gli altri;
  • Rendere lo screening e il trattamento per la perdita della vista accessibili a tutti;
  • Ridurre l'esposizione all'inquinamento atmosferico;

 

Fonte della notizia: www.ilgiornale.it

Associazione Alzheimer Roma Odv

Via Monte Santo, 54 | 00195 Roma

Telefono/WhatsApp: 06 37 50 03 54

Mobile: 379 261 37 58

Codice Fiscale: 96366260584

Iscrizione RUNTS N° G16954 del 02/12/2022
Sezione A - Organizzazioni di Volontariato

Seguici su:

affiliata - federazione alzheimer italia

trasparenza