Non tutti i muri servono a dividere oppure a separare le persone. Esistono dei muri per la solidarietà che si possono utilizzare per raccontare storie e mantenere vivo il ricordo di una persona cara, sostenere la sua famiglia e i suoi amici.
La nostra memoria è un mondo più perfetto dell'universo: restituisce la vita a coloro che non esistono più. (Guy de Maupassant)
Inviaci il tuo messaggio. Lo pubblicheremo sul Muro della Solidarietà dell’Associazione Alzheimer Roma.

Gli amici di Massimo del 1993
Per ricordare mamma Romana, a cui sei sempre stato vicino fino... leggi di più all'ultimo istante, abbiamo pensato ad un piccolo contributo per aiutare chi, come lei ha, dovuto convivere con la sofferenza della malattia.

Non c’è dono più bello della solidarietà
È questo il messaggio che abbiamo inviato a tutti gli amici ch... leggi di piùe desideravamo avere accanto il giorno che abbiano rinnovato le nostre promesse matrimoniali.

Ciao carissimo papà Giacinto
Ciao carissimo papà Giacinto.
Tu sei ovunque noi siamo. Sei e... leggi di più rimarrai sempre nei nostri cuori nei nostri pensieri in ogni momento delle nostre giornate.
Il nostro legame profondo e solido non ha confini, va oltre il tempo e lo spazio. Le carezze rivolte a mamma, sono anche le tue papà. Carissimo papà, continua a vegliare su di noi da lassù. Sei il nostro Angelo Custode.

Semplicemente grazie
In memoria di ALFREDO SANTIPROSPERI, abbiamo deciso di dare il... leggi di più nostro piccolo contributo a questa associazione che ci ha sostenuto in un momento per noi di grande difficoltà. Sappiamo che è una piccola goccia ,ma speriamo possa aiutare anche solo una famiglia che si scontra con questa orribile malattia. Grazie perché siete stati quella fiammella di sollievo quando brancolavamo nel buio più totale. Semplicemente Grazie

Un piccolo pensiero
Un piccolo pensiero per aiutare nel nostro piccolo a sostenere... leggi di più le famiglie. Ti vogliamo bene Valerio! Valentina, Stefano, Eva, Federico, Matteo e Sandro

Grazie di cuore
"A tutti i miei assistiti e ai loro familiari, con gratitudine... leggi di più e rispetto" grazie di cuore, Azzurra

Angelelli Mirella
Un angelo tra gli angeli

In ricordo di Emilio
Emilio Trivini, grazie di tutto; continuerai a vivere nei cuor... leggi di piùi di tutti i tuoi atleti del Tirrenia.

Un compleanno da ricordare...
Si dice che la vita inizia a 60 anni, e Maria Luisa per il suo... leggi di più compleanno ha deciso di dare vita ad una raccolta fondi per sostenere il progetto "La Cima dell'Ancora". Grazie a tutti gli amici e parenti che ci hanno consentito di raccogliere 7000 euro! Tanti auguri alla "nostra" amica speciale: grazie Maria Luisa.

Una goccia nel mare
Giovanna e Felice in occasione delle loro Nozze di Diamante ha... leggi di piùnno deciso di raccogliere e devolvere quanto regalato da parenti e amici.
Il loro è un gesto di cuore nato per onorare la memoria dei loro cari.

Ciao Paoletta!
Le persone care non muoiono mai. Perché l'amore è l'immortalit... leggi di piùà. Prendiamo in prestito le parole di Emily Dickinson per ringraziare tutti gli amici di Paoletta che hanno scelto la nostra Associazione, raccogliendo 700 Euro che verranno utilizzati per il Progetto "La Cima dell'Ancora" e per la Formazione continua a distanza per i familiari.

In ricordo di Giovanna Rossi Petitta
Conosco l'unicità dei fratelli Petitta che senz’altro deve ess... leggi di piùere dovuta all’unicità della loro mamma.
Con questo piccolo gesto le mie più sentite condoglianze a Giulia e a tutta la famiglia. Anna Lo Bello.

In memoria di Anna Maria De Angelis
Caro Massimo
Tua madre ti è stata accanto nella vita e or... leggi di piùa resterà per sempre nel tuo cuore e nei tuoi ricordi.
Ti siamo vicini in questo momento di immenso dolore.
Un forte abbraccio.
Gli amici

La mamma di Giulia
Per la mamma di Giulia, con amore.

A nonno Alfredo
In memoria del caro nonno Alfredo da parte di Beatrice, Anna, ... leggi di piùSilvia, Lorenzo.

Ci Manchi
Ciao Rosella,
La prima cosa che mi viene in mente di dirt... leggi di piùi è che mi manchi.
Mi manca la tua forza e il tuo coraggio di quando stavi bene.
Mi manca il tuo sorriso e la tua commozione di quando vedevamo il film "Matrimonio all’italiana".
Mi manca la tua voglia di non arrenderti alla malattia e la tua umile forza di farti aiutare da me e dai ragazzi.
Manchi ad Alberto e Lorenzo che con i loro occhi ti cercano ancora.
Manchi ad Anna e Luisa che inseguono le tue parole e i tuoi consigli.
Non ci rassegniamo a fare a meno di te.
CI MANCHI

In memoria di Lanfranco Fabretti
Ciao Papà. Parleremo di te ricordando quel che eri e anche que... leggi di piùl che eri diventato. Perché comunque tu, pure difficile da riconoscere, forse incapace di riconoscerci.
E perché di Alzheimer bisogna parlare, raccontando vite, persone, esperienze. Condividendo quel maledetto senso di impotenza, oppressione, a volte disperazione che sente chi prova ad assistere. Cercando risposte a quelle domande che si perdono nei vuoti del sistema, partendo dalle risorse che qualcuno invece prova a offrire, come fa l'Associazione Alzheimer Roma.

Antonio una parte di noi
Antonio è una parte di noi.
Difficilmente potremo dimenti... leggi di piùcare la sua figura di uomo sensibile ed impegnato sia nello stare vicino con dedizione ad Eleonora, sia nel farsi carico, insieme a Carlo, del gruppo dei familiari portando avanti una battaglia non facile per la riapertura del centro. Sempre disponibile all’ascolto, riservato al punto che quando aveva voglia di fare una chiacchierata me lo domandava in sordina con la paura di essere inopportuno. Ho avuto il privilegio di parlare con lui non solo di malattie e difficoltà, ma anche delle nostre vite, di alcune esperienze che in un certo senso ci accomunavano e ci rendevano ancora più amici. Non doveva finire così il suo percorso, aveva ancora troppo da donare e sicuramente anche da ricevere, invece un nemico invisibile lo ha portato via lasciando anche in noi un grande vuoto. Abbiamo pensato di onorarlo con questa piccola donazione per aiutare chi ne ha bisogno e siamo sicuri che Antonio avrebbe approvato. Un forte abbraccio.
Da parte delle famiglie e degli operatori del Centro Diurno dell'Italian Hospital Group di Guidonia e degli amici e parenti che hanno partecipato alla raccolta fondi in ricordo di Antonio Viscione.

La battaglia di Mario
Con affetto. Giuseppe, Matteo, David, Stefano, Fabrizio Colett... leggi di piùa, Maurizio, Simone, Riccardo, Gianni, Massimiliano, Gianluca, Fabio, Marco Corvino ed Emilio.

I colleghi di Angelo
Un piccolo contributo raccolto dai colleghi di ufficio di Ange... leggi di piùlo a seguito della perdita della sua cara mamma Santina Cristina.

Per mamma Elsa
Un piccolo pensiero per tua mamma Elsa, affinchè possa aiutare... leggi di più questa associazione che tanto supporta persone affette dalla stessa patologia. Ti vogliamo bene, Marzia, Francesca, Patrizia, Andrea, Francesco.

In memoria di Mina
In memoria della Zia Mina, da parte dei suoi nipoti.

In memoria di Giuliana
Un piccolo contributo raccolto dai colleghi di lavoro e amici ... leggi di piùdi Carla Belli a seguito della perdita della sua dolce mamma Giuliana.

Gli amici di Luca
Abbiamo pensato di sostenere con una piccola donazione le fami... leggi di piùglie che vivono la malattia di un loro caro. In ricordo del meraviglioso papà di Luca: Leonardo Di Napoli.

Un piccolo dono
Per aiutare coloro che stanno affrontando questa malattia e pe... leggi di piùr i loro cari, troppo spesso lasciati soli.
Gli amici del gruppospacca, in memoria di Anna Maria Galanti.

Solidarietà a lavoro: donazione in memoria
In ricordo di Anna Celia con affetto i colleghi di Pino.

Un sostegno prezioso
Da Umberto Grassia, la sua famiglia e gli amici per sostenere ... leggi di piùil vostro lavoro prezioso.

Solidarietà metropolitana
"Noi, colleghi della B1 abbiamo scelto di donare all'Associazi... leggi di piùone Alzheimer Roma la raccolta fondi in memoria della Mamma di Sandro Calandrini, nella speranza che questa malattia un giorno venga sconfitta…"

Da familiare a familiare
Un prezioso aiuto dai familiari della Sig.ra Antonina per le f... leggi di piùamiglie che oggi vivono la malattia. "Abbiamo scelto di donare all’Associazione Alzheimer Roma Onlus la raccolta fondi che hanno fatto i nostri amici e parenti in memoria della nostra cara mamma Antonina Battaglia vedova Carta che era stata colpita dalla malattia di Alzheimer da parecchi anni. Questo modico sostegno affinché i familiari che vivono la malattia di un loro caro abbiano l’aiuto necessario per affrontarla grazie alla vostra associazione."

200 metri separano l’abitazione di un padre malato di Alzheimer da quella di sua figlia Sabrina
Mi invitano ad un evento parrocchiale di sensibilizzazione sul... leggi di piùl'Alzheimer il tema è: "per non restare indifferenti". Credo che non esista il disinteresse del "non me ne importa assolutamente nulla", esiste l’impossibilità di potersene occupare perché presi da altri mille problemi, la mancanza del lavoro e di conseguenza, il quotidiano pensiero ed impegno nel cercare di dare vita dignitosa ai nostri cari. Mi chiedono di portare la mia testimonianza da familiare. Penso un po’ a cosa dire poi decido di raccontare la storia di un’altra familiare. Sabrina è una giovane donna di 30 anni quando viene a sapere della diagnosi di suo padre, contemporaneamente, le viene diagnosticato un carcinoma mammario duttale infiltrante (TUTTO ESTESO CHI SE LO PUO’ PIU’ DIMETICARE) e metastasi ossee. Deve accettare la sua e la malattia del papà. Per lei è l’inizio di LUNGHISSIMI (sei) anni di PESANTI cicli di chemioterapia. Malgrado questo Sabrina accudisce e pensa costantemente a lui. I 200 metri sono la spola fra lui e lei, sono i 200 metri che percorre il papà quando scappa, a qualunque ora del giorno e della notte, e fino a che riesce a ricordare che li, proprio a 200 metri, abita sua figlia. E’ la breve distanza che percorre la badante quando il papà è violento e cerca aiuto per contenerlo in quel preciso momento e non dopo 2 ore, in attesa che arrivi l’altra figlia. Lei c’è sempre. E’ presente per i giri burocratici, indennità d’accompagno, ausili e quant’altro. Soprattutto, lei, c’è AFFETTIVAMENTE. Mai, nemmeno per un attimo, ha mai fatto mancare il suo sostegno, il suo aiuto eppure aveva tutte le scusanti del mondo: convivere e combattere contro la sua malattia, il tumore. Lei ha volto il suo sguardo anche altrove, ha saputo accogliere e donare carezze a suo padre, gli ha regalato ciò che passa a chi può comprendere solo il linguaggio dei sensi, il linguaggio del corpo e delle emozioni che ci dona. Sabrina ha saputo condividere e supportare il dolore degli altri familiari, quando un padre non ti riconosce, in quel momento, è il lutto e se tua madre non c’è più prendi coscienza che la tua dimensione di figlia è conclusa. E’ l’unica cosa che riesce ad accettare di questa terribile malattia, dell’Alzheimer, il non ricordare nemmeno sua figlia. Questo è un pensiero invece a lei caro perché “se dovessi andarmene prima di lui, non se ne renderà conto e non soffrirà per la mia morte”. Racconto io la storia di Sabrina, lei se ne è andata 1 anno e mezzo fa, suo padre, nostro padre, se ne è andato 3 anni fa. La racconto come testimonianza di 200 metri che hanno unito e non separato un padre ed una figlia. Racconto come, ormai unica, testimone di 200 metri di uno spazio anche ora non vuoto ma colmo, pieno di dignità e amore.
Maria

Credo che basti poco
La beneficenza è sempre stato un tema particolare al giorno d'... leggi di piùoggi spesso le persone la usano per avere un ritorno di immagine positivo e quindi la vera motivazione passa a volte in secondo piano. Personalmente non sono contrario a dire quando si fa della beneficenza, anche perché credo che la "pubblicità" potrebbe incentivare altre persone a farla ma credo comunque che la nobiltà del gesto debba rimanere tale senza un secondo fine.
Venendo da una famiglia di ceto medio, finiti gli studi, mi sono ritrovato a dover inviare centinaia di curriculum per trovare un posto di lavoro e nel frattempo non avevo un’indipendenza economica che mi permettesse di togliermi gli sfizi di un ragazzo di 20 anni … fortunatamente però avevo i miei genitori che mi aiutavano per le spese indispensabili! A 27 anni poi ho vinto un concorso pubblico, dopo averne fatti circa una cinquantina senza esito positivo, e da lì la mia vita è cambiata…non tanto per il valore in sé dello stipendio, che rientra nella media, ma per la sicurezza di poter vivere una vita senza la paura di ritrovarsi un giorno a non poter avere i soldi per mangiare o curarmi. Mi sono sentito quindi fortunato o per lo meno più fortunato di tante persone che lottano giornalmente sia per motivi economici che di salute e ho deciso, nel mio piccolo, di aiutare in qualche modo queste persone decidendo di devolvere mensilmente una parte del mio stipendio alle varie associazioni che si prendono cura di persone in difficoltà e che cercano di fargli avere una vita il più normale possibile. Dal 2008 ogni mese scelgo, tramite internet, una di queste associazioni e gli invio una cifra adeguata alle mie possibilità, ne scelgo sempre una diversa perché credo che ognuno a modo suo abbia bisogno di un aiuto e così ho anche la possibilità di conoscere e approfondire le varie problematiche economiche e di salute che purtroppo alcune persone hanno nella loro vita.
Credo che basti poco…e che ognuno di noi possa fare la sua parte anche solo rinunciando a un caffè al giorno che potrebbe non sembrare niente per chi è fortunato ma che può dare un sorriso a chi non lo è!
Andrea

Non dimenticherò mai quel "grazie"
Buongiorno a tutti, sono stato vostro associato e sostenitore ... leggi di piùper qualche anno, durante la malattia di papà che si è spento, dopo circa sette anni, lo scorso anno. Metabolizzare la morte i un genitore è naturale, ma richiede tempo e credo che una malattia, come quella che abbiamo conosciuto e che voi – quotidianamente – condividete con chi sta vicino alla sofferenza, ne richieda ancor di più.
Volevo condividere questa mio piccolo pensiero con chi come anche voi – ci è stato vicino nei momenti difficili.
Potrei intitolare questo breve pensiero “La bellezza di una malattia brutale”. Papà non c’è più da oltre un anno, dopo sette anni di una malattia che lo ha riportato ad essere un neonato.
Le immagini della sofferenza della prima fase date dalla consapevolezza di ciò che gli stava accadendo, difficilmente le dimenticherò.
Dico però che solo una malattia "brutale" come questa ti può aiutare a (ri) scoprire un rapporto puro, scevro dai condizionamenti della quotidianità. Un rapporto semplice, essenziale, fatto di scambi emozionali basati su un sorriso dopo tante ore di sguardi assenti alla ricerca spasmodica di un qualcosa che solo lui poteva cercare nel suo mondo.
Se forse non potrò dimenticare la sofferenza, certamente non dimenticherò mai quel “grazie”, accompagnato da una carezza, che mi disse e diede l’ultima sera che lo misi a letto a dormire.
Lì ho capito veramente che la brutalità della malattia tutto può cambiare, ma non l’essenza dei sentimenti. Ciao Papà!
Grazie per tutto quello che fate quotidianamente
Alessandro G.

Ho conosciuto persone "speciali"
Salve, mi scuso per il ritardo con il quale invio questa mail ... leggi di piùma come potete certamente capire, le priorità della mia vita da qualche anno sono cambiate. Volevo scrivervi per ringraziare l’associazione dell’opportunità che mi ha dato di partecipare agli incontri di gruppo organizzati della dott.ssa Denise Traetta.
In questi incontri ho conosciuto persone "speciali" che mi hanno dato una spinta in più per andare avanti ed affrontare questa "esperienza".
Spero molto che l’associazione possa riproporli, sarei felicissimo di partecipare.
Grazie ancora!
Vincenzo

I nostri incontri sono stati per me un sollievo
Finito il ciclo di psico educazione ringrazio l'Associazione c... leggi di piùhe l'ha organizzato e Denis e Maria che l'hanno condotto. Le partecipanti con la diversità delle loro riflessioni hanno suscitato dibattiti atti a trovare soluzioni condivise.
Ho modificato il senso di percepire le situazioni che si generano nel ns. mondo sia col paziente sia con chi ci sta attorno in modo positivo.. Sono grato a TUTTI, i ns. incontri sono stati per me un sollievo.
Sono a Vs. disposizione, cordialità
Giovanni

Papà Angelo
Abbiamo voluto donare all'associazione Alzheimer Roma per sost... leggi di piùenere le famiglie che assistono il malato di Alzheimer. Il nostro amico Moreno ha perso suo papà a causa di questa brutta malattia. Con tutto il nostro affetto ed affinché i familiari che vivono la malattia di un loro caro abbiano l’aiuto necessario per affrontarla grazie alla vostra associazione.
Mariateresa, Consuelo, Walter, Silvia e Chiara , Alessio, Alessia, Sergio, Monica e Chiara, Angelo, Marina, Stefano e Oriana.